Dalle stalle alle stelle #Scatol8RestaACasa

sdrAbbiamo già parlato del Convegno di Scienze merceologiche che si è svolto a Salerno dal 12 al 14 febbraio scorso. La Dott.ssa Rosalia Stella Evola, borsista di ricerca della Prof.ssa Enrica Vesce, ha affrontato con la dovuta apprensione il palco per esporre i risultati di tre progetti di ricerca integrati, per il calcolo del Life Cycle Assessment (LCA) di prodotti concianti. Il Sistema Scatol8 è entrato nei progetti, con l’obiettivo di realizzare un LCA dinamico e introdurre un SG 4.0.

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La Dott.ssa Evola ha riscosso il premio, riconosciuto ai giovani ricercatori, per il best paper nella track Industry 4.0. E’ stato un bel momento di festa, che ha coronato un intenso impegno concettuale e operativo, affrontato col Dipartimento di Chimica e con imprese italiane e rumene, per pianificare, realizzare il sistema e coglierne i risultati, facendo dialogare Scatol8 con un programma per l’esecuzione del Life Cycle Assessment. Poiché la rilevazione dei dati avviene in continuo, si ha la possibilità di tenere aggiornato, ma soprattutto basato su dati primari, il profilo ambientale dei prodotti.

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Per festeggiare come si deve, in una città che si vanta di essere la culla della Dieta mediterranea, non potevamo farci sfuggire alcuni prodotti tipici come la Mozzarella di Bufala Campana DOP che ha nella Piana del Sele, tra Battipaglia, Eboli e Paestum, la sua patria. Un prodotto originato dall’utilizzo esclusivo di latte di bufala intero fresco (Dalle stalle…). Ben assistiti dai Colleghi Giovanni Peira e Alessandro Bonadonna abbiamo proceduto ad assaggi comparativi e soprattutto ad un cospicuo rifornimento di souvenir. E qui si viene al tema centrale: gli imballaggi. Le mozzarelle vengono preparate per il viaggio dai produttori mettendole in contenitori in polistirolo, proprio per le caratteristiche fisiche di questo materiale (ah, la Merceologia!), tra le quali la resistenza all’umidità e l’isolamento termico.

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Sono due caratteristiche molto “simpatiche” anche ai circuiti elettronici. Allora, tornati alla base, e memori di una delle linee-guida di Scatol8 (“Ecocompatibilità: il “vestito” di Scatol8® é realizzato con imballaggi di recupero o in legno”) abbiamo costruito un oggetto interattivo.

Ecco il primo disegno per abbozzare l’idea:

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L’abbiamo battezzato S.E.R., un acronimo che in questo caso non significa Sua Eminenza Reverendissima, ma Stefano (Duglio), Enrica (Vesce), Riccardo (Beltramo), in ordine di riconsegna delle scatole di polistirolo.

L’oggetto è costituito da sensori (camera module, sensori di presenza e temperatura/umidità), da un microcontrollore (RaspberryPi 4 Model B) e da una striscia di LED.

La striscia si accende con luce bianca quando viene rilevato un soggetto in movimento e il camera module  lo riprende; con altra modalità, si possono avviare effetti cromatici variabili in funzione di temperatura e umidità. L’opacità e la texture del polistirolo enfatizzano l’effetto dell’illuminazione.

Non sappiamo se sia appropriato definire l’oggetto una stella (…alle stelle), ma certamente è un altro buon esempio di upcycling uscito dalla fucina di Scatol8.

#Scatol8RestaACasa