Il Dott. Simone Conte è un nuovo laureato in Economia, Ambiente, Cultura e Territorio che entra nel Team Scatol8, in occasione del BWC 2018 TORINO. Aggiunge ad una solida preparazione accademica una passione per la mobilità sostenibile e, in particolare, per la bicicletta: due fattori che lo qualificano perfettamente per entrare nel nostro Team!
Simone, come ti sei appassionato al tema della mobilità sostenibile?
Sono sempre stato un amante della bicicletta, sia come mezzo di trasporto che per motivi sportivi. Nel settembre 2015 ho iniziato il mio percorso di studi presso il Campus Luigi Einaudi, iscrivendomi al corso di Laurea Magistrale in Economia dell’ambiente, della cultura e del territorio. Sin dal primo giorno di frequenza, mi si pose davanti un problema di natura pratica e di non trascurabile importanza: come raggiungere il Campus dalla mia abitazione, situata a Grugliasco, nella prima cintura della zona ovest di Torino?
Le opzioni venutemi subito in mente, furono, ovviamente, auto e mezzi pubblici (pullman e metropolitana), entrambe però poi scartate: la prima, perché dispendiosa dal punto di vista sia economico che temporale e soprattutto in quanto fonte di inquinamento; la seconda, a causa dell’eccessivo tempo di viaggio per raggiungere l’Università dovuto al traffico presente nelle ore di punta.
Desideroso di trovare una valida alternativa, mi informai sul servizio di bike sharing offerto dalla Città di Torino, che copre quasi interamente la Città e la maggior parte dei comuni della prima cintura e decisi di abbonarmi; dal quel momento in poi mi appassionai di tutto ciò che concerne la mobilità sostenibile, scoprendo un ottimo ed efficiente mezzo di trasporto: la bicicletta.
La mobilità sostenibile è anche il tema della tua tesi magistrale, vero?
Si esattamente, in particolare il titolo della mia tesi è “il valore del tempo e del comfort per i ciclisti nell’area metropolitana di Torino”. Ho scelto questo tema in quanto l’importanza della valutazione del valore del tempo continua a crescere sempre di più negli anni sia dal punto di vista teorico che pratico. Il valore del tempo è di estrema importanza negli studi, nell’ingegneria, nell’economia e nelle politiche riguardanti il settore dei trasporti. Questo valore incorpora non solo l’effettivo tempo di durata del tragitto, ma anche la tipologia di tragitto, per esempio pista ciclabile sicura (ciclabile illuminata e/o ben segnalata) o poco sicura (per esempio con manto stradale scadente), tempo di attesa per i mezzi pubblici, costo del parcheggio e altre varabili come la sicurezza. Questo tipo di studi è molto comune nel nord Europa (Svezia, Norvegia e Olanda) e sono finanziati dagli stessi governi; in Italia invece sono poco usati o del tutto assenti.
Quale caso studio hai utilizzato nella tua tesi?
Per raggiungere l’obiettivo della tesi ho somministrato dei questionari, attraverso un esperimento di scelta, in cui gli intervistati dovevano scegliere, in uno scenario ipotetico, tra quattro alternative di trasporto (automobile, trasporto pubblico, bicicletta su un percorso ciclabile sicuro e bicicletta su un percorso ciclabile non sicuro) caratterizzate da ipotetici tempi e costi di viaggio, scelti partendo dai valori reali (per uno spostamento medio di 5 km) e ipotizzando nel futuro politiche dei trasporti incentrate sul disincentivo dell’uso di mezzi privati verso trasporti più sostenibili.
E che risultati hai ottenuto? Rispetto agli altri Paesi europei?
I risultati ottenuti sono di estrema importanza, soprattutto per quanto riguarda il valore del comfort, nettamente maggiore rispetto ai valori europei; questo è indice che in Italia le piste ciclabili sono spesso insicure e non collegate tra di loro.
Con queste immagini ho voluto confrontare la rete ciclabili di Torino con quella di Amsterdam: quella della nostra città è molto frammentata, dando una sensazione di poca sicurezza ai ciclisti, mentre quella della città olandese è fitta e ricca di collegamenti.
Come potrà influire la tua esperienza nel BWC di Torino?
Oltre ad analizzare le ricadute economiche e ambientali dell’evento, nel team guidato dallo stesso Prof. Beltramo cercheremo di capire quali sono le abitudini quotidiane legate alla mobilità dei partecipanti all’evento di domenica 6 maggio. Sarà interessante capire quante persone presenti all’event come hanno raggiunto Torino, se usano effettivamente la bicicletta anche negli spostamenti quotidiani, cosa li ha spinti ad usare la bicicletta come mezzo di trasporto, se oltre la bicicletta usano anche altri mezzi di trasporto (intermodalità). Successivamente dai dati ottenuti sarà interessante fare un’analisi per vedere lo stato della mobilità sostenibile nelle nostre città, perché pedalare fa bene all’ambiente, all’economia e alla salute. Buona pedalata a tutti!!