Y KIMONO FUTURE: Canapa, Jeans, Interattività

Sabato 7 Ottobre, i kimono di Indigo Laboratories sono comparsi tra gli oltre 100 kimono originali, esposti e narrati al Filatoio Galleani di Caraglio, nella mostra Y KIMONO NOW – PERCHÉ KIMONO OGGI.

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Se il percorso della mostra – progetto di Consolata Pralormo, curatela di Nancy Stetson Martin con Fabiola Palmeri – fa “emergere la vita, le tradizioni, le feste e i paesaggi giapponesi”, la capsule collection Interactive Denim Hemp Kimonos, ha debuttato come esempio di Kimono per un futuro concretamente impegnato a favore dello sviluppo sostenibile. Canapa, Jeans, Interattività sono i fattori sui quai si è sviluppata la proposta di Indigo laboratories.

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Le 4 sezioni lungo le quali si dipana il racconto dei kimono della collezionista statunitense Nancy Martin Stetson “sono dedicate al succedersi delle stagioni, al paesaggio, all’acqua e all’arte” e sono state progettate per far vivere ai visitatori la stimolante bellezza dei kimono e del Giappone.

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In questo suggestivo quadro sono sfilati i 10 kimono interattivi, ognuno dei quali è realizzato a partire da tre jeans vintage di ottima fattura (100% cotone) o in tessuto di canapa dei primi anni del ‘900, che hanno aggiunto luci a LED ed animazioni nell’ovattato ambiente espositivo.

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“L’utilizzo di apposite fettucce in tessuti naturali, tinte con tinture naturali per l’integrazione dei LED ha dialogato armoniosamente con il patchwork di jeans, permettendoci di ottenere un risultato unico ed originale”, afferma Jacopo Beltramo che ha ideato, progettato e curato il confezionamento dei kimono.

POST_6 Annalisa Romani, dell’Università di Firenze, ha illustrato le caratteristiche delle tinture naturali ed i procedimenti per ottenerle: “Le tinture sono state ottenute con estrazioni acquose o mediante tecnologie green: il colore giallo è stato ricavato da Cartamo o Curcuma, il giallo-arancio da Cipolla dorata e Cipolla rossa, il rosso da specie Robbia, Barbabietola Rossa, Mirto o da scarti del settore vitivinicolo quali vinacce e vinaccioli, il marrone ottenibile da estratti di Castagno, ed il blu ottenuto da alga Spirulina o mediante estrazione dalla specie Guado”.

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Paolo Cantore si è soffermato sul funzionamento della applicazione che, caricata su smartphone, permette di variare sequenze e colori, di visualizzare, in tempo reale, l’intensità delle variabili misurate dai sensori e di inviare i dati ad un server che permette il monitoraggio degli ambienti percorsi da chi indossa i kimono.

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Riccardo Beltramo, fondatore di Lo Scatol8 per la Sostenibilità srl, spin off accademico dell’Università di Torino, dopo aver ringraziato la Fondazione Filatoio Rosso per la generosa ospitalità, nelle persone della Dott.ssa Andreina Galleani di Caraglio e della Dott.ssa Laura Vietto, ha evidenziato i collegamenti tra le linee fondanti il progetto Scatol8 ed i kimoni: “L’evoluzione verso le tecnologie indossabili costituisce una nuova promettente acquisizione di Scatol8”, ed ha aggiunto: “L’ecologicità dei kimoni si ottiene sia grazie all’upcycling di Denim usato sia per il recupero di tessuti di Canapa, una coltura che era ben radicata in Piemonte e che sta vedendo una ripresa; la modularità viene conseguita inserendo i sensori che meglio si adattano alle esigenze di monitoraggio e conferma la versatilità del progetto; l’accessibilità è garantita dall’uso di schede opensource alle quali ne sono state aggiunte altre, appositamente progettate per ottimizzare i consumi energetici dell’apparato elettronico”.

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Il pubblico, oltre ad assistere alla sfilata informale, ha potuto sperimentare direttamente il funzionamento dei kimono e dialogare con i realizzatori dei capi.

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All’ottimo esito dell’evento hanno contribuito anche Stefano Duglio di Scatol8 srl, ed alcuni “indossatori d’eccezione”: Giulia Schiratti, Tiziana Gentile, Francesca Mazzega, Ambrogio Delle Colli.

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Il servizio fotografico è stato realizzato da Lodovico Beltramo.

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