L’introduzione di strumenti di misurazione elettronici che operino in continuo all’interno di una miniera può esser resa difficile dell’insorgenza di varie criticità, a causa di particolari microclimi, quali fenomeni di condensa all’interno dei contenitori e di erosione dei circuiti stampati, tali da compromettere in breve tempo la funzionalità delle apparecchiature.
Queste circostanze, valide anche per la Galleria Gianna, sono state colte come dati di ingresso del processo di progettazione e costruzione del Sistema Scatol8® ed hanno portato il Team Scatol8® a:
Definire un piano sperimentale, articolato in due linee di attività.
La Linea 1 per lo sviluppo di un TIQMS (Territorial Integrated Quality Management System), adatto alla gestione del sito dal punto di vista turistico.
La Linea 2 per lo sviluppo del Sistema Scatol8®, articolata in cinque tappe, corrispondenti ad una progressione in termini di funzionalità del sistema: affidabilità dei contenitori e dei circuiti, rilevazione dei dati, trasmissione dei dati, preparazione del Crusc8, alimentazione di TIQMS (Territorial Integrated Quality Management System);
Identificare, per ogni tappa, componenti (sensori, microcontrollori, sistemi di trasmissione dati) che bilancino prestazioni e costi, e soluzioni costruttive che diano maggiori garanzie di funzionamento nella miniera.
Costruire e testare i circuiti in laboratorio e in situ.
Pertanto, il Test n. 1 condotto nella Galleria Gianna aveva l’obiettivo di accertare l’affidabilità delle Unità periferiche Scatol8®, collocate in due punti del percorso aperto ai turisti. Essendo la tappa che rivestiva un maggior grado di rischio, in relazione al microclima della galleria, sono stati scelti sensori a basso costo, già ampiamente sperimentati nelle nostre ricerche, per rilevare temperatura ed umidità. Si tratta di due variabili comunque in grado di fornire utili indicazioni all’ente gestore e soprattutto ai turisti.
Il 23 Ottobre scorso abbiamo eseguito un’ispezione delle unità, procedendo ad un accertamento visivo delle condizioni esterne ed interne e allo scaricamento dei dati, memorizzati nell’intervallo di tempo. Le unità sono state lasciate nella galleria fino al 21 Novembre scorso, data alla quale sono state rimosse, per esser sottoposte a controlli più approfonditi nel Laboratorio Scatol8® e per ricavare i dati delle misurazioni compiute. E per aggiungere funzionalità, con nuovi sensori e sistemi di trasmissione dati in tempo reale, ma questa è un’altra storia
Per ciascuna unità periferica sono state rilevate Temperatura e Umidità esterne cioè quelle della zona in cui erano collocate, e Temperatura e Umidità interne ovvero nel contenitore che ospitava la parte elettronica del sistema. L’affidabilità delle unità è direttamente correlata alla capacità di mantenere costanti nel tempo condizioni ideali di funzionamento per le apparecchiature, evitando la formazione dei fenomeni elencati in precedenza, nel rispetto dei dati tecnici della componentistica elettronica.
L’andamento nel tempo della Temperatura e dell’Umidità mostra un diverso livello di variabilità, nelle due unità considerate.
Si potrebbe dire che intensità e variazioni nel tempo di Temperatura e Umidità configurano paesaggi diversi, in relazione alla distanza tra le unità periferiche e l’ingresso della miniera, e tra l’esterno e l’interno del contenitore. Il comportamento delle variabili rilevate all’interno dei contenitori manifesta un bassissimo livello di variabilità e ciò ci porta a concludere che gli obiettivi del test sono stati raggiunti ovvero abbiamo trovato le soluzioni costruttive adeguate.
Dall’osservazione dei Grafici 1 e 2 si può affermare che il test di affidabilità è stato superato: i dati grezzi dimostrano la continuità delle rilevazioni e questo vuol dire che le Unità periferiche nella miniera erano in perfetta forma!
Dai dati grezzi, attraverso un’operazione di ripulitura, potremmo compiere considerazioni quantitative per comprendere il grado effettivo di variabilità e procedere ad elaborazioni statistiche….ma non era questo lo scopo del test.