Lo Scatol8® invia i primi dati dallo ScopriMiniera/ScopriAlpi

Pubblichiamo e commentiamo i primi dati registrati dalla Rete Scatol8®, operativa nella
Miniera Gianna di Prali. Vista la particolarità dell’installazione e le conseguenti condizioni operazionali avverse, soprattutto per quanto concerne la trasmissione dati e l’alto tasso di umidità dell’ambiente minerario, la sperimentazione ha impiegato due nodi, dotati di sensori, micorprocessori e display.

Obiettivo della prima fase dell’installazione in situ è stata la verifica dell’efficacia delle soluzioni studiate e realizzate il laboratorio ovvero l’osservazione del comportamento dei
sensori all’interno del sito.

I grafici riportano, quindi, i valori nel tempo di due variabili, misurate in due punti della galleria, e mettono a confronto la temperatura ed il tasso di umidità segnalati nell’ambiente esterno con quelli all’interno del nodo stesso e sono relativi ad una settimana ininterrotta di rilevazioni, dal 16 ottobre (data di installazione) a 23 ottobre (data di controllo e recupero dei primi dati).

nodiTest

Come si nota (si veda il grafico relativo al nodo 2, collocato a circa 400 metri dall’imbocco
della galleria), il tasso di umidità registrato in miniera è sempre stato superiore al 95%:
nonostante tali condizioni ambientali, gli accorgimenti pianificati in laboratorio hanno dato risultati promettenti, stabilizzando l’umidità interna al nodo attorno al 20%.

Diapositiva3Diapositiva4Il nodo 1, situato ad una trentina di metri dall’ingresso, mostra dei valori che si
muovono in un range più ampio, sia per quanto concerne la temperatura che il tasso di
umidità; in questo caso, le condizioni climatiche esterne influenzano in modo evidente il
microclima della miniera.

Diapositiva1
Diapositiva2Le fasi successive dell’esperimento si concentreranno sulla trasmissione dati e sull’aggiunta di altri sensori, sempre possibile grazie alla modularità del Sistema Scatol8®.